giovedì 11 settembre 2014

Il criterio della civiltà

Diceva il monaco cristiano-induista, Henri Le Saux, che l’unico criterio per stabilire il livello di una civiltà è un uomo che diventi “sempre più cosciente di sé nelle profondità di sé.”
Perfettamente d’accordo. Non saranno certo né la scienza, né la tecnologia, né le religioni a segnare il livello di una civiltà. Ma quanto un uomo sia consapevole di sé e del mondo.
Scriveva Le Saux:
“Per la maggior parte degli uomini, il Dio-Altro non è che l’impossibilità di sostenere se stessi. La paura di essere. La vertigine dell’essere. Allora si esorcizza questa debolezza e si costruisce un appiglio solido ed eterno per tenersi nell’essere – senza doversi assumere la responsabilità di essere. Quanto è nominato invano il nome divino!”
E aggiungeva:

“Né l’eternità né il presente possono essere pensati” (Diario spirituale, Mondadori, 2001).

Nessun commento:

Posta un commento