La velocità è una grandezza fisica che descrive la rapidità con cui un oggetto cambia la sua posizione nel tempo. Per calcolarla, è necessario conoscere la distanza percorsa dall'oggetto e il tempo impiegato per percorrerla.
Formula fondamentale:
La formula base per calcolare la velocità media è:
* Velocità (v) = Distanza (s) / Tempo (t)
Dove:
* v è la velocità, misurata in metri al secondo (m/s) nel Sistema Internazionale (SI) o in chilometri all'ora (km/h) nell'uso comune.
* s è la distanza percorsa, misurata in metri (m) o chilometri (km).
* t è il tempo impiegato, misurato in secondi (s) o ore (h).
Esempi pratici:
* Se un'auto percorre 100 chilometri in 2 ore, la sua velocità media è di 50 km/h (100 km / 2 h = 50 km/h).
* Se una persona corre 100 metri in 10 secondi, la sua velocità media è di 10 m/s (100 m / 10 s = 10 m/s).
Velocità istantanea:
Oltre alla velocità media, esiste anche la velocità istantanea, che è la velocità di un oggetto in un preciso istante di tempo. Per calcolare la velocità istantanea, è necessario utilizzare il calcolo differenziale.
Unità di misura:
Le unità di misura della velocità dipendono dalle unità di misura della distanza e del tempo. Le più comuni sono:
* Metri al secondo (m/s)
* Chilometri all'ora (km/h)
Formule inverse:
Dalla formula fondamentale, è possibile ricavare le formule inverse per calcolare la distanza o il tempo:
* Distanza (s) = Velocità (v) x Tempo (t)
* Tempo (t) = Distanza (s) / Velocità (v)
Forse vi è sfuggito qualcosa. Ripeto.La velocità è una grandezza fisica che descrive la rapidità con cui un oggetto cambia la sua posizione nel tempo.
Voglio dire. Parliamo di un "cambio di posizione". Quindi qualcosa di spaziale.
E precisiamo che il tempo è dato da una distanza "in rapporto" alla velocità. Di nuovo qualcosa di spaziale.
Cosi capiamo perché parliamo di spaziotempo. Perché non possiamo parlare di tempo senza riferirci allo spazio.
In fondo, non esiste il tempo. Esiste solo uno spazio che si muove lentamente e uno spazio che si muove più velocemente in rapporto a qualcos'altro.
Quando usiamo i segni matematici non ci dimentichiamo che sono simboli di operazioni mentali. Se diciamo "fratto", è come se dicessimo "in rapporto". Se una cosa si pone in rapporto a un' altra, possiamo dire "diviso" o "fratto".
I segni + e - sono naturali. E la moltiplicazione? E' un modo per dire che le cose si ripetono o si raggruppano? Se io dico che la distanza è uguale alla velocità per il tempo, indico che vi è una ripetizione o un allargamento. Se viaggio a una velocità di 60 km/h per 2 ore, la distanza percorsa sarà di 120 km. Ma posso anche dire che viaggio per due volte a 60 km/all'ora.
Se dico che nelle diadi dinamiche e inversamente proporzionali le due forze polari moltiplicate, devono dare una costante "k", indico un movimento di iterazione, di ciclicità e di requilibrio.
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