sabato 8 marzo 2025

Teoria dei campi. Per un nuovo umanesimo. La scienza senz'anima

 In fisica, un "campo" è un'entità che descrive come una grandezza fisica (come la forza, la temperatura o la velocità) varia nello spazio e nel tempo. Immagina un campo come una sorta di "mappa" che assegna un valore a ogni punto dello spazio e del tempo.

Tipi di campi:

 * Campi scalari: assegnano un valore numerico (scalare) a ogni punto. Esempi sono la temperatura in una stanza o la pressione atmosferica.

 * Campi vettoriali: assegnano un vettore (con direzione e intensità) a ogni punto. Esempi sono il campo di velocità del vento o il campo gravitazionale.

Esempi di campi in fisica:

 * Campo gravitazionale: descrive come la forza di gravità agisce su oggetti con massa.

 * Campo elettrico: descrive come la forza elettrica agisce su oggetti con carica elettrica.

 * Campo magnetico: descrive come la forza magnetica agisce su oggetti in movimento con carica elettrica.

 * Campo di Higgs: un campo fondamentale che permea l'universo e dà massa alle particelle elementari.

Importanza dei campi:

 * I campi sono fondamentali per descrivere le interazioni tra particelle e oggetti.

 * La teoria dei campi è un quadro teorico essenziale per la fisica moderna, in particolare per la fisica delle particelle e la cosmologia.

 * I campi permettono di descrivere le forze a distanza, senza la necessità di un contatto diretto tra gli oggetti.

In sintesi, i campi sono strumenti matematici e concettuali potenti che ci permettono di comprendere e descrivere il mondo fisico che ci circonda.

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Io che estendo i concetti della fisica a tutta la realtà, sono giunto alla conclusione che si debba parlare di campi in ogni dimensione, e che ancora una volta non vadano distinti da quelli esistenziali. Solo che invece di "campi" (faccio notare che è la scienza che usa termini della vita quotidiana per restringerli al solo valore quantitativo, e non viceversa), uso il termine "evento" per indicare quegli insieme di dati fisici e dati psichici da cui è composta ogni nostra esperienza. 

E ogni nostra esperienza mescola fenomeni fisici a fenomeni mentali.

Quindi le leggi della fisica che spiegano tante cose con lo strumento della matematica non potranno mai spiegare completamente i fenomeni reali, ma solo i fenomeni quantitativi. In questo modo si perpetua la scissione tra mondo materiale e mondo mentale che è all' origine della nostra "alienazione".

Abbiamo una scienza che disumanizza gli eventi della realtà e di conseguenza crea uomini alienati, considerandoli macchine come quelle che costruiamo.

Oggi che usiamo le analogie del computer, pensiamo che l' uomo sia un computer biologico, magari rispondente ad algoritmi creati da chissà chi... un Supercomputer divino o alieno. Così continuiamo a credere agli dei e impoveriamo l' uomo, con i risultati che vediamo - di uomini disumanizzati, di uomini tecnologici, di uomini senza emozioni... di uomini distruttivi.

Dobbiamo ritrovare un nuovo umanesimo, riconquistando la vera scienza, che deve riunire il mentale al materiale. Non c' è d'uscita. O l' uomo odierà e distruggerà se stesso, come sta già facendo. E la colpa sarà anche di questa scienza senza anima.

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