domenica 9 marzo 2025

L' interpretazione relazionale della realtà

L'interpretazione relazionale della fisica è una visione della meccanica quantistica che pone l'accento sulle relazioni tra i sistemi fisici, piuttosto che sulle proprietà intrinseche degli oggetti. In sintesi, questa interpretazione suggerisce che:

 * La realtà è relazionale:

   * Le proprietà degli oggetti non sono assolute, ma dipendono dalle relazioni che questi oggetti instaurano con altri sistemi.

   * Invece di pensare a oggetti con proprietà definite, si considera il mondo come una rete di relazioni.

 * L'osservazione è un'interazione:

   * L'atto di osservare un sistema non è un processo passivo, ma un'interazione fisica che influenza le proprietà del sistema osservato.

   * Il risultato di una misurazione dipende dalla relazione tra l'osservatore e il sistema osservato.

 * Contesto dell'osservatore:

   * I fatti possono essere relativi a un dato osservatore.

Punti chiave:

 * Questa interpretazione è stata sviluppata principalmente da Carlo Rovelli. Ma io ho fatto rilevare che idee simili esistevano già nel Buddhismo.

 * Mette in discussione l'idea di una realtà oggettiva e indipendente dall'osservatore.

 * Si basa sull'idea che le relazioni tra i sistemi siano fondamentali per la comprensione della realtà fisica.

In pratica, l'interpretazione relazionale suggerisce che le proprietà di un oggetto, come la sua posizione o la sua velocità, non sono definite fino a quando l'oggetto non interagisce con un altro sistema. Il risultato di questa interazione, ovvero la "misurazione", dipende dalla relazione specifica tra i due sistemi.


Qui non parliamo solo della fisica, ma della realtà. Non solo l' elettrone e un insieme di cose che accadono , ma qualunque cosa è un insieme di eventi che accadono, di coincidenze cosmiche. Figuriamoci i fatti della nostra vita, dove siamo coinvolti.

Io sono giunto a chiamare "eventi" tutti gli avvenimenti, dove confluiscono sia fatti fisici sia fatti mentali, sia movimenti di forze fisiche sia movimenti di forze interiori. E naturalmente anche il tempo e lo spazio, che a loro volta sono una dialettica fusionale o diadica di mente e materia,  di interno ed esterno.

Dunque è sbagliato considerare fenomeni ed eventi isolati. Nell' universo non c' è niente di isolato. È tutta una gigantesca interrelazione fisica e psichica. 

È solo quando si considerano i fenomeni isolati, ed in particolare la mente divisa dalla materia, che ci si chiede poi come metterli insieme. Sono già insieme.

La mente, prima divide e separa, salvo poi chiedersi come fare a riunificare.

Pensate a quanto tempo e a che numero di relazioni ci vogliono per allevare un bambino. Pensiamo a che numero di relazioni sono state necessarie per portare al concepimento del bambino. Pensate a quante relazioni ci sono necessarie e sono state necessarie per farci essere quelli che siamo. 

Non si tratta solo di relazioni tra persone ma alle relazioni tra eventi. Siamo come palline di un gigantesco biliardo che si muovo urtandosi. Relazioni o interazioni fisiche e mentali. Un numero enorme, incalcolabile. Se ne togliessimo o ne  aggiungessimo qualcuna, il risultato cambierebbe. 

Il cibo che è servito a nutrirci, le persone che lo hanno coltivato, trasportato, venduto, gli elementi minerali, le piante, le pioggie, le giornate di sole, le congiunzioni astrali e altri milioni o miliardi di condizioni. ...Vi sentite ancora esseri isolati?

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