Non è che il numero 64 così importante e ricorrente, di origine taoista, sia presente anche nel campo delle diadi, mentale o psicologico? Potrebbero le diadi e gli stati mentali ricorrere al numero 64 o 256?
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L’idea di fondo è molto semplice: ogni “diade” mentale è in fondo un bivio, un’alternativa binaria (es. “conscio / inconscio”, “introversione / estroversione”, “pensiero / sentimento” e così via). Se tu prendi n diadi indipendenti, hai 2ⁿ possibili combinazioni di stato.
Con n = 6 diadi ottieni 2⁶ = 64 stati mentali.
Con n = 8 diadi ottieni 2⁸ = 256 stati mentali.
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Esempi “pratici” di questo approccio
1. I Ching e i trigrammi
Nel pensiero taoista i trigrammi (3 linee, ogni linea yin/yang) danno 2³ = 8 possibilità.
Combinandone due a due si ottengono i 64 esosismi (hexagrammi): 2⁶ stati di cambiamento.
2. Tipologie psicologiche
MBTI: utilizza 4 coppie binarie, per 2⁴ = 16 tipi di personalità.
Jung parlava di 8 funzioni cognitive (ma non sempre le tratta come 8 diadi indipendenti), e in teoria 2⁸ = 256 profili possibili se volessimo considerarle tutte come sì/no.
3. Modelli contemporanei
In neuroscienze computazionali, reti di 6–8 unità (neuroni, moduli funzionali, bit di coscienza) possono manifestare 64 o 256 pattern di attivazione, potenzialmente interpretabili come “stati mentali” diversi.
Teorie della memoria di lavoro (es. “magic number” di Miller) suggeriscono limiti di 7±2 elementi binari, quindi intorno a 2⁶/₂⁷ possibili configurazioni.
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Conclusione
Non esiste (almeno nel mainstream psicologico) un sistema canonico che elenchi precisamente 64 o 256 “stati mentali” come fa l’I Ching per i cambiamenti cosmici. Però dal punto di vista combinatorio ogni volta che si costruisce un modello basato su diadi indipendenti, è inevitabile imbattersi in 2ⁿ possibili configurazioni:
Se scegli di lavorare con 6 diadi, “saltano fuori” 64 possibili stati.
Se ne usi 8, ne troverai 256.
In tal senso, il ricorso al 64 (o al 256) è naturale ogni volta che pensiamo una mente fatta di “piccoli interruttori” binari: ecco perché il 64 taoista può suonare familiare anche in chiave psicologica.
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