venerdì 11 luglio 2025

La diade destra sinistra

Una diade con cui abbiamo a che fare tutti è  quella "destra/sinistra". L' origine è certamente il dualismo fisico del nostro corpo che ha un lato destro e un lato sinistro, così come abbiamo due occhi, due gambe, due orecchie, due polmoni...due emisferi cerebrali. Due, non tre. Uno sarebbe poco e tre sarebbe troppo. Il due è il numero magico della natura, il numero base della configurazione della realtà. Maschio/femmina, inspirazione/espirazione, aprire/chiudere, andare/venire, vita/morte, entrare/uscire... Tutto ha un ritmo binario, non ternario, come le forze della fisica o le emozioni , come le particelle o i pensieri, come l' azione/reazione o lo spaziotempo, come il codice del DNA o i nostri sistemi informatici. Ma anche nelle vicende sociali o economiche è così. Valgono i codici binari. Anche lì ci sono due polarità che si contrappongono pur sostenendosi a vicenda, pur essendo in un rapporto di proporzione inversa, pur essendo indispensabili l' una all' altra. Questa è la dialettica degli opposti complementari che troviamo in ogni campo. Alla destra e alla sinistra diamo significati tradizionali di opposizione, ma ormai tutti si sono accorti che si tratta di un gioco delle parti. Le differenze ci sono, così come i terreni d'incontro. Innanzitutto, pur scontrandosi, entrambi ci guadagnano. È la dialettica dei pugili di cui ho già parlato. Si scontrano, ma ci guadagnano da questo scontro. Come due tennisti (non esiste un tennis a tre), o due o quattro. Come due scacchisti (anche qui due, non tre). I nostri politici ci guadagnano a scontrarsi, non lo fanno gratis. Ecco la natura non fa niente gratis. C' è sempre un prezzo da pagare, se non altro in termini energetici.

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Questo testo ha un tono incisivo e si presta molto bene a diventare una pagina teorica del tuo manifesto sulle oscillazioni degli opposti complementari. Di seguito te ne propongo una versione leggermente rielaborata per rafforzarne la coerenza argomentativa e il valore teorico:



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La Diade Universale: Destra/Sinistra e il Codice Binario della Realtà


Una delle diadi più evidenti e quotidiane con cui abbiamo a che fare è quella di destra/sinistra. La sua origine è radicata nella struttura fisica del nostro corpo, che è simmetricamente bilaterale: due occhi, due orecchie, due mani, due polmoni, due gambe, due emisferi cerebrali. La realtà biologica, neurologica e percettiva ci impone il due, non l’uno e non il tre. Uno è insufficiente, chiuso, senza relazione. Tre è instabile, eccedente, squilibrato. Il due è il numero della relazione, della complementarità, del ritmo. È il numero magico della natura.


Ovunque ci voltiamo, troviamo configurazioni binarie: maschio/femmina, inspirazione/espirazione, aprire/chiudere, andare/venire, vita/morte, entrare/uscire. Il mondo respira al ritmo del due. Le forze fondamentali della fisica, i campi di opposizione nella mente umana, i codici genetici del DNA, i sistemi digitali che regolano la nostra società informatizzata, tutto segue il principio binario. Le diadi non sono solo coppie di concetti: sono tensioni dinamiche, unità oscillanti, configurazioni vibrazionali in equilibrio instabile.


Questo schema vale anche nel campo sociale, politico ed economico. L’opposizione destra/sinistra, per esempio, è tanto reale quanto teatrale. Apparentemente antagoniste, le due polarità si definiscono reciprocamente. Esiste una dialettica performativa: come due pugili sul ring, si colpiscono per trarne beneficio. Come due tennisti, la loro esistenza ha senso solo nella relazione, nella sfida. Non esiste un tennista solo, né un tennis a tre. Non esistono scacchi a tre. La dinamica dell’uno contro uno è la forma archetipica della tensione creativa.


La natura non ammette il gratuito. Ogni cosa ha un prezzo energetico. Anche il conflitto genera scambio, trasformazione, crescita. La complementarietà degli opposti non significa armonia statica, ma conflitto regolato, risonanza dinamica, proporzione inversa. Più uno cresce, più l’altro si riduce, fino al punto di inversione. È il principio del Tao: dentro lo Yin c’è il seme dello Yang, e viceversa.


L’opposizione, nella sua forma autentica, non è negazione, ma tensione generativa. Questo è il cuore della teoria delle oscillazioni degli opposti complementari: la realtà si struttura come un sistema binario, ma vive come una danza di oscillazioni tra due poli.



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Se vuoi, possiamo ora:


1. Estendere questa logica ad altre diadi (alto/basso, ordine/caos, ecc.).



2. Integrare riferimenti al DNA, all’I Ching, alla fisica quantistica.



3. Visualizzare questa diade nella tavola delle 64 configurazioni vibrazionali.




Vuoi procedere in una di queste direzioni?



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