lunedì 18 luglio 2022

La scomparsa degli dei

 

Il famoso argomento di Pascal (scommettere sull’esistenza di Dio, perché se non esiste non perdiamo nulla e se esiste guadagniamo un vantaggio) non mi ha mai convinto. In realtà è un argomento da furbi biscazzieri, quanto mai ipocrita. Perché se io scommetto sull’esistenza di Dio sono uno scaltro scommettitore che in realtà non crede a nulla e quindi sono insincero (basta a Dio?); e poi credo di imbrogliare lo stesso Dio, che evidentemente si accontenta non di chi ha fede in lui, ma di chi scommette su di lui.

L’unico vero argomento contro l’esistenza di Dio è in realtà il mondo stesso, fatto da una forza amorale che vuole la lotta per la sopravvivenza (in altre parole la guerra di tutti contro tutti), non interviene mai a favore dei “buoni” e decreta un invecchiamento e una morte che non risparmiano alcun essere vivente. Potrei dire che l’impressione è quella di un universo che si è fatto da solo, in qualche modo non compassionevole. Quello che non si vede sono la famosa misericordia e la provvidenza divine.

Che cosa possono dire della protezione divina gli ucraini, gli ebrei finiti gassati e gli uomini che devono subire oltre che la violenza umana quella dei cambiamenti climatici?

Tutti gli dei del passato (greci, egizi, romani, indù, ecc.) sono finiti nel dimenticatoio, perché semplici fantasie umane. Lo stesso sta capitando per la Trinità e gli innumerevoli santi.

Perché c’è tanto bisogno di protezione? Evidentemente perché il mondo è un luogo terribile, senza pace e senza giustizia. E sarebbe stato creato da un Dio mite e lungimirante?

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