lunedì 19 dicembre 2016

Teologie infantili

Ascoltavo le parole di un discorso di Papa Giovanni in cui descriveva Dio come un padre amorevole che è lì pronto ad accoglierci, pieno di amore di comprensione e di perdono… e compagnia bella.
Come si può continuare a parlare in questi termini della trascendenza?
Una teologia per bambini, con padri, madri e figli più o meno amati.
Sì, perché non tutti hanno lo stesso destino. E i poveretti che nascono con malattie genetiche orribili o quelli che rimangono schiacciati sotto un terremoto, che cosa dovrebbero dire al Padre?

Forse avrebbero da fare qualche recriminazione. E non mi meraviglierei se si armassero di bastoni nodosi.
A tali ridicolaggini si arriva se si crede che Dio sia un padre.

Nessun commento:

Posta un commento