venerdì 23 dicembre 2016

Il fiume della vita

Forse non ce ne accorgiamo, ma l’essenza della vita è il  movimento. Dobbiamo muovere di continuo non solo il corpo, ma anche la mente e i desideri. Niente può essere stabile, fisso e immobile troppo a lungo.
Ma perché questo instancabile movimento? Perché questo ci impedisce di prendere coscienza della realtà. È come una difesa, uno scudo – e una forma di alienazione.
Se ci fermiamo, infatti, cambia tutto.
È per questo che l’essenza della meditazione è l’immobilità, fisica e mentale.
Noi siamo dei guastafeste, dei ribelli. Andiamo controcorrente. Sappiamo che, per raggiungere la fonte, bisogna risalire il fiume della vita.
Proviamo a tener fermo il corpo, il respiro e in particolare gli occhi. Vi è un rapporto diretto fra il movimento degli occhi e i movimenti della mente. Fermando gli occhi si ferma la mente.
Lo yoga lo sa.
E, fermando la mente, si vede all’improvviso tutto diverso. Si esce dalla tirannia degli schemi condizionati, di ciò che qualcuno vorrebbe impedirci di vedere.
Per diradare il mistero che ci avvolge, dobbiamo fare il contrario di ciò che facciamo abitualmente. 

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