mercoledì 28 dicembre 2016

Il trauma originale

Il disturbo da stress-postraumatico è quello che si prova in seguito a qualche trauma e che, anche a distanza di anni, produce paura, panico, senso di oppressione e di angoscia, depressione, stress, disagio, incubi, reazioni dissociative, derealizzazione, fuga da evitamento, pensieri distorti, senso di colpa, ansia, esplosioni di rabbia, comportamento spericolato autodistruttivo, insonnia, amnesie, compromissione del funzionamento in ambito sociale e comunque sofferenza.
I manuali di psicologia ci dicono che questo disturbo è frequente nelle persone che hanno subito o sono state testimoni di atti di violenza, di crimini, di guerre, di disastri naturali, di torture, di minacce, di malattie gravi, di lutti, di maltrattamenti, di abusi, ecc.
Ma, a pensarci bene, questa è la storia dell’uomo, di qualsiasi uomo che è stato esposto alla nascita. E non mi riferisco solo al parto, che è già traumatico in sé, ma all’incarnazione, cioè all’uscita dal grembo del nulla (o di Dio) per entrare in questo mondo – il mondo della violenza.
Siamo tutti traumatizzati. E tutti soffriamo di quei sintomi, in forma più o meno pesante.
Di questo dovrebbe ricordarsi chi inneggia alla vita e addirittura celebra l’ “incarnazione di Dio”.
Se la sofferenza è inevitabile, se vogliamo veramente uscire dalla sofferenza, dobbiamo ripensare il nostro rapporto con l’essere – e non pensare che sia solo una fortuna.
Ricordare, meditare, essere consapevoli, significa mettere in dubbio la vita stessa, lo stato dell’arte. Non stiamo scherzando. Abbiamo a che fare con il trauma fondamentale, con il trauma estremo.

E, se vi sembra di essere stati risparmiati finora dai traumi maggiori, aspettate. Dovrete veder morire i vostri genitori, i vostri cari, voi stessi.

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