domenica 23 ottobre 2016

Respirare liberamente

In meditazione cerchiamo di guardare il mondo uscendo dai filtri dei pensieri, in modo da sperimentare direttamente la realtà. Per esempio, utilizzando il respiro, non dobbiamo pensare al respiro, ma dobbiamo sentire il respiro nei punti del corpo in cui lo percepiamo meglio: le narici, il naso, i polmoni o la cassa toracica che si abbassa e si alza.
L’esercizio serve a farci uscire dal mondo mentale, in cui viviamo abitualmente, e ci fa capire come le nostre esperienze non siano affatto oggettive, ma siano sempre condizionate dal modo in cui la mente le percepisce.
Inspiriamo ed espiriamo delicatamente, prestando attenzione alle sensazioni provocate dalla respirazione.
Noteremo subito che concentrandoci per un po’ sulla respirazione ed escludendo ogni altro pensiero, approdiamo ad uno stato di calma, dato che interrompiamo la tensione, la confusione, la rabbia, l’amarezza, la depressione, ecc., in cui siamo di solito immersi.
Rallentando il più possibile i pensieri, ritroviamo uno stato di serenità e di equilibrio.
Qualche volta non è così semplice, perché siamo troppo agitati, perché i nostri pensieri girano pervicacemente intorno a qualche problema.

In questi casi bisogna insistere, accentuando le espirazioni e le inspirazioni.

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