domenica 31 luglio 2016

Prendere le distanze da sé

La prima cosa da fare in meditazione è prendere le distanze da sé e vedersi come esseri umani distinti, seduti lì, che osservano se stessi, senza dare giudizi.
Questa presa di distanza da sé, questa consapevolezza, è assumere la presenza mentale. Così facendo si prendono le distanze dal proprio ego individuale (“Io, il il tal dei tali…”) e si sviluppa una coscienza universale.
Immersi sempre nella contingenze, pochi si rendono conto che prendere le distanze da sé, dal proprio io empirico, è essere presenti in senso impersonale.

Questa è la meditazione: un superare i propri limiti egoici per farsi più universali. Per incontrare l’universalità.

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