Negare la fluidità della realtà sarebbe come sostenere che il corpo e la mente sono due cose separate e non tutt' uno. Vedete? Nell' uomo si (di)mostra che cosa significhi l' unione, anzi la fluidità materia/mente. Non una cosa astratta, una fantasia di uno scienziato pazzo, ma una cosa precisa, reale. L' unione, la fusione, l' interazione, l' "interfaccialità" tra mente è materia la vediamo tutti i giorni... in noi! Non è una cosa opinabile. E' la realtà. Altro che "res extensa" e "res cogitans" di Cartesio!
E questo tipo di relazione dinamica. interattiva, cangiante, dialettica, fluida è presente in ogni campo dell' universo, non solo in noi. Dobbiamo pensare che la fluidità materia/mente, soggetto/oggetto, esiste fin dall' origine nella differenziazione/interazione delle forze,
delle energie. Fin da quando l' energia primordiale ha incominciato a differenziare le forze mantenendo però l' unione in strutture binarie basilari che io chiamo "diadi". Le diadi sono questa unione nella differenziazione ovvero questa differenziazione nell' unione. Qualcosa di analogo si riflette dagli atomi ai sistemi solari, che devono bilanciarsi tra attrazione e repulsione, tra forze centrifughe e forze centripete.
E' un tipo di processo che parte da queste strutture elementari, in cui le polarità si tengono in equilibrio contrapponendosi, ma senza mai dividersi. E bilanciandosi.
Quindi non chiedete se la mente e la materia possano fondersi e scambiarsi i ruoli. Sono unite già in partenza. Siamo noi che non lo vediamo - noi che siamo esseri fluidi. E non lo riconosciamo.
Non c' è un dio che immette a un certo punto un' anima nella bruta materia, ma siamo lo stato fluido materia/mente che non vede il proprio vedere.
La natura è diadica, cioè una fluida oscillazione, capace di presentarsi sotto due aspetti, proprio come il dualismo onda/corpuscolo. Che è un atto di interazione diadica.
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