Vediamo questi vecchi miliardari, i
potenti del mondo, che, magari in carrozzella, continuano a comandare, a fare
affari, ad arricchirsi. Qualcuno continua anche a risposarsi. Come fanno a non
vedere che sono alla fine e che di loro non resterà più niente?
Già, ma in realtà tutta la loro attività
serve proprio a questo: a non pensare alla morte, a spremere tutto dalla vita,
a riaffermare senza tregua il loro esistere, il loro ego.
Come pensare che questa enorme tensione
esistenziale, questa fame di vita non possa lasciare qualche residuo qui nel mondo?
Dovranno rinascere. E non è una buona
notizia. Continueranno a rivoltarsi nel samsara,
finché non ne avranno abbastanza.
Ma lo stesso succede ai poveri in canna,
a quelli che non hanno avuto mai niente. Moriranno con il desiderio
insoddisfatto. E dovranno in qualche modo rinascere.
Pochi muoiono dicendo: spero di non
ritornare mai più.
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