Nel buddhismo abbiamo la pratica della
benevolenza, che consiste nell’inviare pensieri di affetto a qualcuno, a noi
stessi e al mondo intero. Ma, detta così, sembra una pratica stupida, forse un
modo per sentirsi migliori di ciò che siamo.
Invece di inviare pensieri di amore,
cerchiamo di non avere preferenze, di non avere attaccamenti.
Saremo molto più utili… a tutti.
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