Pascal dichiara che “l’io è odioso in
quanto si fa centro di tutto.” Ed è
vero. Ma poi l’autore dei Pensieri
mette al suo posto un Dio ancora più odioso, ancora più presuntuoso ed
egocentrico: il vecchio Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Un grande
impiccione che avrebbe cercato di dirigere l’intera storia combinando un disastro
immane.
Un Dio che avrebbe creato l’uomo per
fargli sentire la sua mancanza. Insomma, un insopportabile intrigante, un
condizionatore, uno che usa l’amore per vincolare, non per lasciar essere.
Già sarebbe più accettabile un Dio che
si toglie di mezzo auto-annullandosi, suicidandosi (come succede nel mito
cristiano – non riconosciuto dai cristiani stessi.)
Quanti ne conosciamo di genitori di tal
fatta, che occupano l’intera scena, impedendo ai figli di crescere!
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