Siamo noi che sosteniamo noi stessi e il
nostro mondo, e, quando non ci saremo più, noi e il nostro mondo non ci saranno
più.
La cosa non ci piace: noi vorremmo
essere eterni.
Ma, in un certo senso, lo siamo.
Chiediamoci infatti: dove vanno a finire
le cose una volta che non ci sono più? Perché una cosa è certa: che da qualche
parte devono andare.
Anche se dico che tutto finirà nel
nulla, questo nulla è pur sempre qualcosa.
Questo nulla è una specie di pattumiera
cosmica.
Il punto è questo: una volta che
qualcosa è, non può più non essere: lascerà pur sempre un segno, un residuo.
È lo stesso problema che abbiamo qui
sulla Terra. Una volta prodotto qualcosa, questo qualcosa non può più sparire:
deve per forza finire da qualche parte.
Il suo annullamento completo non è
possibile: potrà essere trasformato, riciclato, riutilizzato, ma uno scarto, un
rifiuto persiste sempre.
Ogni cosa finirà da qualche parte, e non
può più rientrare in un vero nulla. Neppure una particella atomica può sparire
nel nulla.
In tal senso, tutto è eterno.
Anche noi siamo spazzatura. Ma liberarsi
della spazzatura non è possibile.
Ora, giudicate voi se è una notizia
buona o cattiva.
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