In meditazione una delle virtù più utili
è la pazienza. Dobbiamo essere pazienti con tutti, ma innanzitutto con noi
stessi.
Non dobbiamo imporci in partenza obblighi
morali, razionali o comportamentali, che sono spesso esigenze del super-io, di
un ego che vorrebbe controllare tutto, che vorrebbe sapere in partenza che cosa
è giusto.
Ci vuole la pazienza di vedere le cose
così come sono e non come vorremmo che fossero. Ci vuole pazienza per non
giudicare in base a schemi rigidi.
Se non cerchiamo di controllare o di
uniformarci a modelli precostituiti, e se avremo la pazienza di osservare, di
ascoltare e di prestare attenzione alle cose così come sono, a poco a poco ci
rilasseremo e, quindi, apriremo un varco dentro di noi che è lo spazio della
meditazione.
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