Se ci facciamo caso, la ricerca
spirituale, nella maggior parte delle persone, inizia da un tentativo di
affermazione personale. Anche quando la ricerca comporta rinunce e sacrifici,
la forza portante è l’ambizione, l’orgoglio, la volontà di prevalere, di essere
importanti.
“Sono un grande, sono un santo, sono un
illuminato, faccio cose che gli altri non fanno, mi elevo al di sopra della
massa anonima, sono un eroe…”
L’ego, sempre l’ego, che si gonfia anche
sul letto di chiodi dello yogin, sulla colonna dello stilita, nella suora che
si dona tutta ai poveri e nell’asceta che si macera e digiuna.
Se rimaniamo a questo livello, non siamo
diversi dai tanti esibizionisti che affollano la scena del mondo, e non
otteniamo nessun risultato spirituale apprezzabile.
Dobbiamo capire che la via consiste nello
sgonfiare il proprio enorme ego e nel lasciar perdere le proprie ambizioni
personali. Siamo tutti strumenti di una volontà ben più alta.
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