Quando un bambino viene alla luce, si mette
a piangere perché lascia un ambiente protetto ed entra in un mondo ostile e irritante.
Il solo fatto di dover crescere e di
dover mangiare e defecare è una fatica; anche respirare è una fatica. Il
rapportarsi con il mondo è una forma di attrito. E il doversi sviluppare
passando attraverso varie fasi è una sofferenza.
Ci saranno sempre errori, delusioni,
frustrazioni, fallimenti, dolori…
La condizione umana non è facile, non è
un pasto gratuito, non è un bel banchetto.
Ma il nostro scopo non è tanto quello di
cercare una felicità utopistica, quanto quello di fare di tutto questo, bello o
brutto che sia, un’occasione di risveglio.
Siamo tutti eroi.
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