sabato 5 settembre 2020

La legge del padre

 

Gesù avrà anche predicato l’amore e la pace, ma è stato vittima di un’illusione. Che il creato potesse essere redento e pacificato.

Quello che non aveva capito (e che per noi è chiaro) è che il “padre suo” non aveva intenzione di cambiare la sua legge. E infatti lo ha fatto crocifiggere in un’apoteosi di sofferenza e di violenza.

Gesù era un po’ come uno che predicasse la pace mentre i suoi facevano la guerra. Un utopista, uno che si era sbagliato, uno che non aveva visto chiaro.

Avrà anche fatto vedere i ciechi, ma lui stesso non aveva visto che la legge del padre era ed è implacabile. Nessuno è riuscito a cambiarla. Ed oggi è come ai tempi antichi.

Il suo sacrificio, dunque, è stato inutile. I grandi passano ma il mondo è sempre lo stesso.

Del resto, anche se avesse vinto lui, nulla sarebbe cambiato. Lui sarebbe diventato una specie di papa, un capo politico-religioso, e i suoi seguaci avrebbero costruito qualche Chiesa, imprigionando la verità.

La legge del padre non cambia, è come un macigno che pesa su tutto e su tutti, e non c’è nessun sacrificio che serva a redimerla.

Bisogna innanzitutto capirla e capire quale sia la realtà da cui proveniamo una realtà in cui la legge del padre non conta più niente.

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