mercoledì 31 agosto 2016

Riempire il vuoto

Quando andiamo in vacanza, finalmente ci liberiamo dalle routine giornaliere che soffocano la vita. Ma, a quel punto, non avendo più né orari né impegni, ci troviamo di fronte ad un vuoto che non sappiamo più come riempire. E allora ci inventiamo visite, giochi, passatempi, nuovi impegni e nuovi orari. Ciò che ci spaventa è non aver niente da fare.
Questo vale anche per la meditazione. Quando ci liberiamo dagli abituali schemi e attività mentali, ci troviamo di fronte ad un vuoto che ci atterrisce e che non sappiamo come gestire.

La meditazione è un metodo che ci insegna a stare con il vuoto, che, a pensarci bene, è la nostra natura più profonda.

Quando stiamo perfettamente immobili, quando nessun pensiero si agita in noi, quando siamo seduti tranquilli, quando i nostri impulsi e desideri sono acquietati, quando non siamo attaccati né al male né al bene, né all’io né al mio, quando siamo consapevoli con pura e totale concentrazione, allora siamo vuoti, siamo liberi da ogni dipendenza e ci troviamo al massimo del nostro benessere, risvegliati.

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