giovedì 21 agosto 2014

Mantra ed effetto placebo

Gli stati d’animo dipendono in gran parte da noi… più che dagli avvenimenti esterni. Non siamo semplici specchi o cani dai riflessi condizionati.
Ogni volta che un avvenimento ci produce ansia, agitazione, sfiducia, paura, negatività, ecc., mettiamo in azione il mantra contrario.
Non dobbiamo evocare solo il significato del mantra, ma anche la sua sensazione.
Certo, il problema è la sistematicità. Non basta ripetere il mantra una volta ogni tanto. Occorre utilizzarlo in modo sistematico. Per esempio, ogni volta in cui ci si sveglia e prima di addormentarsi. E poi ogni volta durante la giornata in cui si affacciano sentimenti negativi (scoraggiamento, tristezza, ira, ecc.)
Chi non credesse a questa possibilità, provi a studiare qualcosa sull’effetto placebo, che è stato dimostrato sperimentalmente. Come dice Fabrizio Benedetti, docente di neurofisiologia all’Università di Torino, “Il nostro corpo ha meccanismi interni, come il sistema endogeno oppioide e il sistema endocannabinoide, entrambi potenti analgesici, che si attivano anche solo ascoltando parole che suscitano aspettative positive o quando seguiamo un rituale terapeutico.”
Perfino in economia sono le aspettative che determinano il livello dei consumi. Figuriamoci in psicologia.

Se il nostro organismo psicosomatico è convinto di ottenere un beneficio, lo otterrà.

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