domenica 14 febbraio 2021

Pregare e meditare

 

Un’altra differenza tra preghiera e meditazione è che, quando preghiamo Dio e non riceviamo una risposta soddisfacente, non sappiamo più che cosa pensare e a chi rivolgerci, o ci diciamo che non eravamo meritevoli di riscontro, mentre, quando meditiamo e non ci riusciamo, la responsabilità è solo nostra. Siamo noi che non sappiamo meditare e ottenere ciò a cui miravamo; non siamo abbastanza evoluti, siamo ancora attaccati alle cose.

Però, a un livello più elevato, sia la preghiera sia la meditazione, sono fini a se stesse e non dovrebbero chiedere niente a nessuno. Dovrebbe essere sufficiente lo stato che otteniamo. Ma noi non siamo dei santi e cerchiamo sempre qualcosa.

Un problema che riguarda la meditazione è che noi eleviamo la consapevolezza a stato divino, ma dobbiamo ammettere che anche la coscienza è legata al corpo-mente ed è destinata a finire. Dobbiamo dunque concludere che lo stato divino è al di là della stessa coscienza legata ad un io.

Il fine della meditazione è comprendere che la realtà ultima è al di là della stessa consapevolezza individuale e vedere la dissoluzione di corpo, mente, coscienza ed ego come l’ingresso nello stato di trascendenza.

Nella preghiera, invece, rimane la speranza della conservazione individuale.

Nessun commento:

Posta un commento