martedì 2 febbraio 2021

L'amica morte

 

“Ogni giorno è una piccola vita,» scrive Schopenhauer, “ogni risveglio e levata una piccola nascita, ogni nuovo mattino una piccola giovinezza, ogni coricarsi e addormentarsi una piccola morte.” Dunque la morte non è qualcosa di estraneo e di inconoscibile, ma fa parte della vita di tutti i giorni. E possiamo farne esperienza. Come dice Seneca, “moriamo ogni giorno un po’: ogni giorno infatti viene meno una parte della nostra vita, e, anche mentre noi cresciamo, la vita decresce.”

Nessuna amica ci è così vicina come la morte. Ma i più l’hanno censurata. E, invece di familiarizzarsi con essa, ne scacciano perfino il pensiero.

Eppure una “piccola morte” viene definito anche l’orgasmo sessuale – il massimo dei piaceri. E non è qualcosa di spaventoso. Tutt’altro.

Non ci rendiamo conto che la morte è la grande liberazione – la liberazione dal peso della vita e dell’io.


Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire.

Seneca

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