lunedì 25 gennaio 2021

Felix culpa

 

Nel mare di incertezza e di confusione in cui ognuno di noi si trova a vivere, l’unico punto fermo è la nostra coscienza: sappiamo di esistere, sappiamo di essere – nient’altro, tutto il resto è opinabile.

È difficile stabilire che cosa sia questa sensazione primaria. Potremmo definirla lo spirito vitale che è presente in noi e a se stesso; lo stesso spirito che alita in tutto l’universo animandolo. Si tratta di una conoscenza autoconsapevole, la base di ogni altro sapere.

Questa è la vera creatrice del mondo. Senza di essa, niente sarebbe, perché niente sarebbe presente a sé. Sarebbe come un universo senza luce, inconoscibile e quindi inesistente.

La meditazione consiste nel fare esperienza di questa coscienza non limitandola a questa o quella forma, a questo o quel corpo, ma vedendola presente dappertutto, dal più piccolo atomo alla più grande galassia.

La caduta, il peccato originale, è farla precipitare in una piccola forma. La liberazione è scoprirla onnipresente.

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