domenica 20 maggio 2018

Il senso di vastità


Se credete di essere solo ciò che pensate abitualmente di essere, il piccolo io con cui vi identificate, la persona dello stato civile o della memoria che è in gran parte un ruolo o una maschera, siete troppo modesti. Pensate in piccolo. Siete molto di più, anche se non lo cogliete.
Allora allargate la vostra “sensazione di essere” per acquisire una maggior spaziosità. Ogni tanto, fermatevi, fermate la vostra identificazione con la persona che dice “io” e osservatevi “dall’alto.” Osservatevi come se dietro di voi ci fosse una grande ombra o una grande aura che vi avvolge.
Fate un passo indietro per fare un passo avanti. Retrocedete dal piccolo io e immedesimatevi in questo più grande sé che vi circonda come un campo energetico.
Distaccatevi dal limitato io e immedesimatevi nel grande sé. Vedrete tutto come dall’alto. La mente smetterà per un po’ di farla da padrona e vi muoverete leggeri ed efficaci come se foste sfuggiti ad un’opprimente forza di gravità.
Dalla forza di gravità che ci schiaccia e comprime alla forza di leggerezza.
Espandetevi il più possibile fino a trasformare il senso di vastità nel senso di infinità. Perché l’infinità è la realtà ultima di tutti gli esseri consapevoli, la nostra vera casa.

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