sabato 23 dicembre 2017

La libertà religiosa

In Italia si invoca la concorrenza di mercato in ogni campo, tranne in uno: la religione. Lì c’è il monopolio della Chiesa cattolica che non vuole che i giovani si facciano un’idea delle altre religioni e che, soprattutto, non possano fare una scelta consapevole. E giù battesimi, cresime, messe e apparizioni giornaliere di preti, vescovi, cardinali e del Papa! Lo Stato acconsente e paga. Paga perfino i preti che indottrinano nelle scuole pubbliche i giovani.
Ma il risultato di questo lavaggio del cervello è un cittadino che non sa niente profondamente né della propria religione né delle altre. E che si adegua solo in modo formale, non avendo mai pensato con la testa propria al problema religioso.
Al massimo sa di presepi.

Il fatto è che non può esserci libertà religiosa là dove c’è solo conformismo e non c’è né consapevolezza né senso critico.

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