venerdì 18 aprile 2014

Punizioni divine

L’idea che ci sia qualche Divinità che amministri compensi, premi e punizioni, tenendo conto in un fantastico registro metafisico di ogni nostra azione e intenzione, è tipica di una mentalità infantile, ossia di religioni che risalgono ad uno stadio primitivo dell’umanità e quindi personificano tutto.
Nessuno ci punisce o ci premia. Ognuno è artefice di se stesso. Le punizioni ce le infliggiamo noi stessi rimanendo ancorati alla nostra ignoranza, al nostro piccolo egocentrismo. Se non alziamo mai lo sguardo a contemplare il cielo, ma viviamo come talpe sottoterra, sarà colpa nostra il fatto di non scoprire niente di bello, niente di elevato, di vivere come prigionieri.

Nessuno punisce l’ignorante, il non consapevole. Si punisce da solo, dal momento che resta ad uno stadio animale, dal momento che non cresce e si sviluppa, dal momento che non va avanti, ma vive in un mondo soffocante e meschino. Il suo avvenire se lo segna da solo.

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