martedì 9 aprile 2019

Strategie di sopravvivenza


Poiché in questo mondo niente è stabile e tutto muta continuamente, tutti abbiamo alti e bassi e spesso siamo in preda a tristezza, scoraggiamento o depressione - fa parte della normale dialettica degli stati d’animo. Nessuno è mai felice sempre, nessuno è mai infelice sempre.
Ma il risultato è che tutti abbiamo a che fare con periodi di scontentezza e insoddisfazione. È quindi necessaria una strategia di sopravvivenza psicologica..
La prima cosa da fare è rendersi conto che gli stati d‘animo, positivi e negativi, non sono che… stati d’animo, sempre variabili. Sono come nuvole che passano in cielo e sono destinate a sparire. A volte sono nuvole nere e a volte sono candide nuvole bianche che non hanno conseguenze. Oggi è così, ma domani sarà diverso.
Quando abbiamo a che fare con nuvole nere, dobbiamo dunque pensare che presto passeranno. Bisogna resistere per un po’, non aderire mai troppo agli stati d’animo negativi e cercare di lasciarli andare.
Non dobbiamo mai identificarci con gli stati d’animo, né quando sono positivi né tanto meno quando sono negativi. È necessario conservare un certo distacco. Noi non siamo né la truce tristezza né la labile euforia. Il nostro stato normale dovrebbe essere una via di mezzo, un certa serenità che vede passare le nuvole ma non ci si lega.
Per far questo ricordiamoci che quello stato d’animo è passeggero e cerchiamo di ancorarci al respiro. Il fatto è che gli stati d’animo sono in gran parte prodotti della mente, come i pensieri e le sensazioni – qualcosa che ci porta lontano dalla semplice esperienza. Sono nostre interpretazioni dell’esperienza.
L’esperienza può certamente essere dolorosa (una sconfitta, una perdita, una delusione, una malattia, ecc.), ma la parte maggiore della sofferenza dipende dall’amplificazione mentale. A volte un’esperienza negativa non lascia quasi tracce, altre volte è come una zona di bassa pressione che sembra persistere a lungo.
Ma qui entra in campo il respiro.
Il respiro ha questo di vantaggioso: che è sempre ancorato al presente, che è sempre concreto, che è sempre qui e ora. È dunque un metodo per uscire dalle nebbie delle interpretazioni e ha la capacità di riportarci al presente. Portando quindi l’attenzione al presente, magari respirando più a fondo, sciogliamo la tensione dei pensieri neri che ci danneggiano sempre di più del necessario.

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