Notre-Dame
bruciava e i fedeli pregavano. Ma per che cosa pregavano? Che avvenisse un
miracolo? Che il loro Dio inviasse un acquazzone?
Non è avvenuto niente di tutto questo.
Benché il cristianesimo sia tutto basato
su presunti miracoli, noi non ne abbiamo mai visto uno. Anzi, quando arriva un
terremoto, le chiese sono le prime a crollare.
Una battuta
tratta dal sito spinoza.it dice: “Le reliquie sono tutte salve. Resta da
accertare perché non abbiano funzionato”.
I credenti si illudono che nelle loro
chiese si trovi qualcosa di sacro e di protetto in modo speciale. Eppure Gesù
non la pensava così: “Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non
resterà pietra su pietra che non venga distrutta” (Lc, 21, 6).
L’unico
vero tempio è lo spirito dell’uomo. Il resto è ostentazione, esteriorità,
superficialità, illusione.
“Dio… non
dimora in templi costruiti dalle mani dell’uomo…” (Atti, 17, 24)
Sono subito
arrivate le donazioni dei ricchi. Cento milioni, duecento milioni, trecento
milioni… per loro sono bruscolini. Prima affamano i loro dipendenti e dopo
fanno la beneficenza. I ricchi pensano sempre che, dando soldi, ci sia per loro
un buon ritorno, in terra e magari anche in cielo.
Tutto
secondo copione.
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