Ci avviciniamo
alla Pasqua e le televisioni si preparano ad ammannirci i soliti stucchevoli
filmetti su Gesù. È tutto fatto secondo schemi collaudati, di sicuro effetto per le
masse che si nutrono di telenovele. Il sepolcro vuoto, le facce stupite dei
romani. La rivelazione finale. Gesù è volato via!
Sarebbe ora di piantarla. Siamo nel campo
della televisione apologetica, già vista in tanti filmetti zuccherosi sui santi
e sui papi. Roba degna di televisioni parrocchiali. Purtroppo, quando si parla
di religione, la "cultura" televisiva italica è incapace di uscire
dall'incensamento e dall'apologia. E rivela un preoccupante deficit... di senso
critico.
Non si ricorda, a memoria d'uomo, una
sola trasmissione televisiva su Gesù che abbia messo intorno a un tavolo
studiosi di opposte tendenze, capaci di animare un vero dibattito sull’autenticità
dei racconti evangelici.
Che paura,
che timidezza, che senso di sottomissione all'unica religione di Stato. In Tv e
nelle coscienze dei sempliciotti siamo ancora al Medioevo.
Dopo, non
ci lamentiamo quando queste stesse idee medievali saltano fuori in certi
convegni.
Nessun commento:
Posta un commento