mercoledì 17 aprile 2019

Il risorto pasquale


Ci avviciniamo alla Pasqua e le televisioni si preparano ad ammannirci i soliti stucchevoli filmetti su Gesù. È tutto fatto secondo schemi collaudati, di sicuro effetto per le masse che si nutrono di telenovele. Il sepolcro vuoto, le facce stupite dei romani. La rivelazione finale. Gesù è volato via!
       Sarebbe ora di piantarla. Siamo nel campo della televisione apologetica, già vista in tanti filmetti zuccherosi sui santi e sui papi. Roba degna di televisioni parrocchiali. Purtroppo, quando si parla di religione, la "cultura" televisiva italica è incapace di uscire dall'incensamento e dall'apologia. E rivela un preoccupante deficit... di senso critico.
       Non si ricorda, a memoria d'uomo, una sola trasmissione televisiva su Gesù che abbia messo intorno a un tavolo studiosi di opposte tendenze, capaci di animare un vero dibattito sull’autenticità dei racconti evangelici.
Che paura, che timidezza, che senso di sottomissione all'unica religione di Stato. In Tv e nelle coscienze dei sempliciotti siamo ancora al Medioevo.
Dopo, non ci lamentiamo quando queste stesse idee medievali saltano fuori in certi convegni.

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