domenica 28 aprile 2019

La necessità di meditare


C’è da chiedersi se la meditazione sia adatta al mondo moderno, con il suo chiasso, la sua esteriorità e la sua superficialità. In effetti è difficile pensare che le masse dei consumisti si dedichino a meditare.
Ma il fatto è che, più si accresce la confusione e il rumore, più qualcuno sente la necessità di chiarezza e di silenzio. Pochi ma buoni.
La confusione delle lingue e dei messaggi in un mondo globalizzato è enorme. E chi non ha un filtro o un assetto interiore ne viene travolto, trascinato come una foglia al vento.
La meditazione è anche un metodo per porre un punto fermo e guardare con occhio chiaro la follia del mondo.
Non si tratta quindi di una moda, di un rituale o di una filosofia. Si tratta di un’esigenza che viene dal profondo, indipendentemente da chiacchiere, princìpi, dogmi, credenze o religioni.

Non c’è alcuna realtà eccetto quella che abbiamo dentro. È per questo che tanti vivono una vita così irreale. Prendono per realtà le immagini esterne e non permettono mai al mondo racchiuso nel corpo e nella mente di rivelarsi”
                                                                         Hermann Hesse


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