Ogni tanto in
Italia qualcuno viene preso dalla sindrome del Salvatore, che consiste
nell'illudersi di avere la missione di salvare il paese. Deve essere la cultura
cattolica che fa venire in mente certe idee. Prima c'era Berlusconi che si
riteneva "l'unto del Signore", poi c'è stato Monti che ripeteva di dover
salvare l'Italia, quindi c’è stato Renzi che era convinto di essere un
predestinato a salvare il paese e oggi c’è Di Maio che s’illude di salvare i
poveri.
In ogni
caso, tengano presenti questi signori che il Salvatore, nella storia,
finisce... crocifisso.
Gli italiani, purtroppo, da buoni
cattolici, credono ancora che la loro salvezza piova dall'alto e che ci sia
bisogno di un altro che li salvi. Non hanno imparato il "fai da te"
della salvezza. Eppure, tutti i più recenti Salvatori li hanno lasciati in
mutande, sempre più rovinati.
Il
risveglio incomincia quando capiamo che dobbiamo rimboccarci le maniche e non
aspettarci niente dal cielo.
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