Alcune correnti
del buddhismo mettono in rilievo la fondamentale “nobiltà” dell’essere umano. “Tu
sei perfetto così come sei” dicono. Devi solo scoprire la tua vera natura, la
natura buddhica. Il libro dei morti, per esempio, inizia
ogni brano con la frase: “Figlio di nobile famiglia…”.
Non si
tratta ovviamente di una nobiltà araldica, ma di una potenzialità di amore,
saggezza e compassione che hanno tutti gli uomini. Non bisogna però cadere nel
semplicismo o in un ottimismo programmatico. I farabutti esistono sempre.
In
alcuni casi è utile ricordare a qualcuno che è in bilico tra bene e male la sua
essenziale natura illuminata - per acquisire fiducia in se stesso. Ma in altri
casi è ancora più utile individuare certi radicati aspetti negativi. Per
esempio, se vi trovate di fronte a Hitler o a Pol Pot c’è poco da rilevare la
loro nobiltà. Forse fra una decina di vite riveleranno queste qualità. Ma, nel
frattempo, è utile ricordare che non sono “figli di nobile famiglia”, ma veri e
propri “figli di puttana”.
Sarebbe come dire che tutti sono figli di
Dio. D’accordo, ma qualcuno riesce particolarmente male e non serve a niente chiudere
gli occhi di fronte alla sua “innata” malvagità.
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