giovedì 4 aprile 2019

Calmare la mente per veder chiaro


In meditazione (e nella vita) è utile essere consapevoli degli stati mentali dominanti che si provano momento per momento: agitazione, avversione, odio, gelosia, desiderio, paura, ansia, noia, angoscia, ecc. È una buona abitudine definire questi stati mentali, che si susseguono, apponendo loro un'etichetta: "Questa è agitazione, questa è avversione...ecc." in modo da isolarli con precisione. Già il fatto di esserne consapevoli, li smorza, attenuando la loro negatività.
Lo scopo della meditazione è infatti non solo prendere coscienza degli stati d'animo che ci occupano la mente, ma anche di favorire uno stato di calma, di distacco e di chiarezza. Questa operazione è importante agli effetti della meditazione, e agli effetti della vita stessa, che diventerà più equilibrata.
Ovviamente questo tipo di meditazione può essere eseguito in qualsiasi momento della giornata e in qualunque posizione. Come mi sento ora? Qual è lo stato d'animo prevalente?
Per disattivare stati come l'odio o l'ira, che disturbano fortemente l'individuo facendolo soffrire e impedendogli di vedere imparzialmente le cose, si può accompagnare la presa di coscienza con la respirazione e/o con la ripetizione mentale di un mantra, per esempio "cal-ma" (cal con l’inspirazione e ma con l’espirazione) La calma infatti è il fattore fondamentale per liberarsi delle preoccupazioni contingenti e approdare ad uno stato di pace che permette di vedere con chiarezza se stessi e il mondo che ci circonda. È questo vedere cui si allude con il termine illuminazione.
       La chiara visione che si raggiunge con questo metodo ci aiuterà a capire meglio le verità fondamentali del mondo e comunque ci aiuterà a superare le difficoltà e le sofferenze.


“Nella calma e nella tranquillità c'è guarigione, mentre nel calore e nella passione non può esserci cura.” Milindapanha

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