Ci sono
persone che non arrivano mai ad avere un solo momento di autenticità. Pensiamo
a una donna che si sposa per non rimanere zitella, che mette al mondo figli (perché
“le donne devono fare” figli), e che non ama mai autenticamente nessuno.
Vive
un’esistenza di riporto. Non è mai se stessa. Se non alla fine, quando
riconosce che ha vissuto invano.
E pensiamo
alle persone di successo, che sono vissuti in un bozzolo irreale, credendo di
aver ottenuto chissà che.
E pensiamo
alle persone di fede che solo alla fine, con l’ultimo barlume di coscienza, si
accorgono che ciò in cui avevano creduto era del tutto falso.
Sono
vissuti in un modo non autentico. Si sono mossi in modo ideologico,
artificiale, senza mai tener conto della realtà.
Ma, come
la luce all’alba spazza via ogni sogno, così l’autenticità illumina
spietatamente tante rovine quando è troppo tardi.
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