giovedì 4 aprile 2019

La resurrezione dei corpi


Sappiamo che i primi cristiani non avevano la nozione di anima. Ciò che nei Vangeli viene tradotto (dal greco) come "anima", in realtà è un'altra cosa. Per loro contava solo il corpo. San Paolo pensava che i credenti venissero assunti con il corpo in cielo.
Fu, sant'Agostino che, riprendendo il dualismo platonico, introdusse il concetto di anima: il credente doveva salvarsi l'anima, e in questa operazione il corpo con la sua sensualità era il nemico. Ma resta il fatto che i cristiani credono alla resurrezione dei corpi, non a quello dell'anima. Se restassero sola anima, sarebbero delusi. Loro vogliono vivere così come sono, con il loro corpo, magari glorificato e migliorato, magari nell'età più giusta, magari intorno ai trent'anni. E chi non lo vorrebbe? (Forse chi ha qualche difetto fisico.)
Ma certo è una bella pretesa! Ecco perché il cristianesimo è la religione più corporea, più fisica. Il suo Dio non è un puro spirito - diventa addirittura un uomo, un corpo umano.
       Insomma il cristianesimo è la religione più materialista del mondo. 
      
“È per aver frainteso la teoria della reincarnazione che i cristiani parlano di resurrezione.”
                                                                                                                              Celso

“Lo studio dei ritratti di famiglia è sufficiente per convertire un uomo alla dottrina della reincarnazione.”
                        Arthur Conan Doyle

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