sabato 13 aprile 2019

La guerra tra le religioni


Sempre più spesso apprendiamo dell'uccisione di fedeli di una religione da parte dei fondamentalisti di un’altra religione. In Africa e in Asia, in nome della loro fede, gruppi di fanatici religiosi si sentono in dovere di eliminare dai loro paesi la presenza delle altre fedi, sentita evidentemente come delle minacce.
Nel condannare questi assassinii, notiamo che la fede in Dio non migliora gli istinti degli uomini. Anzi, li peggiora. In un certo senso, essere religiosi è come essere tifosi: si parteggia per una squadra sentendo tutte le altre come rivali.
Quello che manca al mondo è una religione veramente universale, capace di unire gli uomini. Le religioni attuali, basate sul monoteismo, sollecitano piuttosto gli istinti belluini. Si basano più su un meccanismo di esclusione che su uno di unione: “chi non è con me è contro di me”. Certo, questo succede perché l'uomo stesso si individua in quanto ego, che non solo è separato ma è proprio contrapposto. Io sono in quanto mi identifico contrapponendomi a un altro.
Una religione veramente universale dovrebbe, più che adorare qualche profeta, Dio o Messia, colpire alla base questa identificazione. È l’io monoteista il vero pericolo.

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