Sappiamo che in
Italia, a causa dell'opposizione della Chiesa, non è possibile fare una legge
sull'eutanasia e, anzi, si fanno leggi sempre più autoritarie per impedire ai
cittadini di poter scegliere come morire. Così, chi soffre senza speranza per
malattie incurabili è costretto a buttarsi dalla finestra o, se è ricco, ad
andare in Svizzera. Sotto i colpi della propaganda clericale, la stessa parola
"eutanasia" (che significa "buona morte") viene considerata
con orrore e viene censurata.
Da noi si
è costretti a morire con lunghe agonie, rantolando come bestie... perché così
vogliono i preti. Aveva dunque ragione l'attore Carlo Cecchi che disse: "I
cattolici sono un club di sadici di fronte alla morte (ma anche di fronte alla
vita)" [Il Venerdì del 4-01-2013].
Il fatto è che, poiché il loro Dio è
morto tra atroci sofferenze, loro vogliono farci morire tutti nello stesso
modo: crocifissi. Questi sono i grandi nemici della vita e della morte serena,
i nemici del senso comune.
Eppure, da noi pontificano dalla mattina
alla sera in tutte le radio e le televisioni per diffondere la loro cultura necrofila.
Gli
italiani saranno un popolo migliore il giorno in cui incominceranno ad aprire
gli occhi e ad accorgersi che si sono affidati a una religione della
sofferenza.
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