venerdì 4 dicembre 2020

Chiedere pietà in un mondo feroce

 

“Un astrofisico dell’Osservatorio Sonneberg in Germania che lavora anche nell’ambito dell’iniziativa Breakthrough Listen, ha tentato di trovare le tracce, nella radiazione cosmica di fondo, di un eventuale creatore dell’universo ma, nello studio presentato per ora solo su arXiv, dichiara di non aver trovato alcuna traccia che possa essere riconducibile ad una entità intelligente.” Questa la notizia di oggi su Google News.

Gli ingenui credono che l’Origine di tutto sia qualcosa di tangibile, rilevabile magari dai nostri strumenti. Invece non è neppure pensabile.

Visto come è fatto il mondo, se ci fosse un suo creatore, sarebbe un feroce macellaio.

Ma noi diciamo che tutto questo è un’illusione, un brutto sogno, un abbaglio, senza la minima consistenza. Il Dio della scienza non esiste.

Ma neppure il Dio dell’amore. Perché per esserci l’amore ci deve essere il suo contrario: l’odio, il contrasto, la contrapposizione mortale.

Il credere è sempre un voler credere, un voler difendersi, un attaccarsi a qualche protettore, a qualche visione illusoria del cosmo. Il che dimostra che è vero il contrario. Quel Dio non può esistere. Ciò che esiste è la paura, il sentirsi soli, il cercare con la preghiera di ottenere una specie di salvacondotto. Come dice la “preghiera del cuore” nei Vangeli?

“Signore, abbi pietà di me, peccatore!”

Ma è solo ai macellai che si chiede pietà. Perché in un mondo creato dall’Amore, ci sarebbe tanta sofferenza?

 

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