sabato 3 agosto 2013

Priebke

La storia di Priebke, il nazista che è responsabile, insieme a Kappler, dell'uccisione di 335 italiani alle Fosse Ardeatine, segna la sconfitta di ogni illusione sulla possibilità di una giustizia sulla Terra. Sì, quest'uomo che non ha mai dimostrato il minimo pentimento né il minimo rimorso, ha raggiunto i cento anni d'età in buona salute. Ed è ancora lì che festeggia. Il che dimostra in modo inequivocabile che nel mondo non c'è nessuna legge retributiva, nessun intervento di un Dio etico. L'assassino senza coscienza può vivere più a lungo dell'uomo sensibile e coscienzioso. Naturalmente lo sapevamo, ma  lo ripetiamo perché qualcuno si ostina a ripetere che c'è stato un intervento di Dio nel mondo.
Il fatto è che il mondo è il luogo dell'ingiustizia, della violenza, dell'ignoranza e della confusione. E non c'è nessun Dio che possa redimerlo. Il karma deve fare il suo corso.
Dopo la morte, potrà salvarsi solo chi ha almeno un briciolo di coscienza e chi l'ha addestrata. Certo, tutto è rinviato ad un'altra vita, perché per questa non c'è nessuna speranza.

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