mercoledì 28 agosto 2013

Dimorare nella calma

Forse chi resta deluso dalla meditazione si aspettava qualcosa di irreale. Spesso l'errore viene dal cercare stati alterati di coscienza, esperienze sconvolgenti o soprannaturali: samadhi, satori, rivelazioni... Proviamo piuttosto a impegnarci a rimanere calmi - ma veramente calmi, in ogni circostanza. Proviamo a permanere nella calma. Per farlo, dobbiamo imporci un'attenta osservazione dei nostri stati d'animo, in rapporto a quel che ci capita: accorgerci quando si avvicinano turbamenti, quali risentimento, ira, preoccupazione, antipatia, gelosia, ecc. Pare poco. Ma è il punto di partenza della meditazione, che è anche un importante punto di arrivo. Dimorare nella calma, qualsiasi cosa succeda. Non è una conquista soprannaturale, ma straordinaria, sì.
Dimorare nella calma è la prima parte di un processo che ci permetterà in seguito di affrontare indagini  ancora più avanzate. Scoprire come è fatto il mondo - e noi stessi. Vedere l'inconsistenza di tanta agitazione. Identificare le motivazioni umane. Svelare la natura del mondo. È l'inizio.

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