giovedì 29 aprile 2021

Oltre le illusioni

 

Se gettiamo del cibo all’aperto, presto verranno fuori dei vermi. Ma lo stesso avviene per il nostro corpo morto. È inevitabile che sia così, perché tutte queste cose sono fatte di materia vivente che finisce sempre per corrompersi. Il corpo stesso è fatto di cibo e fa la stessa fine del cibo.

Anche se siamo tanto orgogliosi della nostra mente, essa non può esistere senza il corpo e quindi deve per forza scomparire con la morte del corpo. E che ne è della nostra identità? Poiché è legata ad un corpo e ad una mente, scomparirà con loro. Tutto ciò è temporaneo e destinato a finire.

Se ci identifichiamo con questo corpo e con questa mente, il nostro annullamento è certo e completo. Allora, molto meglio convincersi che la nostra identità ultima non sta né nel corpo né nella mente. Ma che ne stia al di fuori.

D’altronde, anche nella vita di tutti i giorni, la nostra coscienza va e viene tra gli stati di veglia, sonno, sogno e sonno profondo. Dunque, noi chi siamo veramente? Se ci leghiamo a un esercito che è già sconfitto, saremo presto liquidati.

Tutte queste cose non sono “noi”. La nostra vera identità non è nel corpo, non è nella mente, non è nell’io e non è nella coscienza. Queste entità sono illusioni.

La nostra identità è là dove finiscono le illusioni.

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