lunedì 22 marzo 2021

L'informale

 

Quando si invita ad aver fede in qualcosa è perché non c’è modo di esperirla. Questo vale per esempio nel caso di un Dio esteriore, altro da noi.

Ma, se l’Assoluto è in te, allora non c’è bisogno di nessuna fede. Devi esserlo e basta. Dimorare nel Principio ultimo è esserlo.

Realizzare il Sé non significa diventare o raggiungere qualcosa, ma scoprire in sé questa dimensione. Lasciamo dunque da parte l’idea che Dio sia un personaggio determinato, finito, in un tempo e in luogo preciso, alla maniera dei Cristo, dei Krishna o dei Buddha divinizzati dagli uomini.

C’è chi è limitato in un tempo, in un luogo, in una persona storica, in un ego, in un corpo, ecc., e c’è chi è al di là di tutto questo. Ecco il Principio ultimo.

Nel Vangelo di Giovanni, a Gesù viene fatto dire: “Prima che Abramo fosse, io sono”. Non si riferiva ad una priorità della sua figura, ma a ciò che è eterno e che non è qui o là o nel tempo o nello spazio, ma al fondamento ultimo di ogni cosa.

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