lunedì 29 ottobre 2018

Interessi divergenti


Ciò che veramente interessa noi uomini sono i nostri sentimenti personali, le nostre emozioni: sentirsi felici o infelici, amare o non amare, essere soddisfatti o insoddisfatti, ecc; mentre quello che interessa l'universo è la continuazione della specie, che è indifferente all'individuo o, per lo meno, s'interessa a lui soltanto come a mattoncino di un grande muro. Ma di quel che proviamo o sentiamo non gliene importa niente. Come viva o come muoia il singolo gli è indifferente: l'unica cosa che gli importi è che faccia il suo dovere di continuatore del mondo stesso.
       Da questa divergenza di interessi nasce il dramma dell’uomo, che è invece occupato soltanto dalle proprie esperienze individuali, dal proprio piccolo benessere. Se lui si ammala o muore, all'universo non interessa nulla. Invece per l'individuo questo è tutto.
       Per ridimensionare se non altro i nostri dolori, è bene ogni tanto mettersi dal punto di vista dell'universo. Ma resta l'amarezza di una incomprensione di fondo, tra noi e l'universo, tra noi e Dio.
Lo stesso contrasto che esiste fra l’individuo e la società si trova anche fra l’individuo e l’universo o Dio.
Alla fine, ci rassegniamo e porgiamo la testa al boia. “Sia fatta non la mia ma la tua volontà”. Già, che altra scelta abbiamo?

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