giovedì 9 febbraio 2017

Stati illuminati

Di solito si pensa che, in meditazione, le emozioni forti siano i nostri nemici, dato che farci trasportare dalle emozioni (rabbia, odio, invidia, agitazione, ecc.) provoca turbamento e l’impossibilità di concentrarsi e di raggiungere uno stato di calma.
Questo è vero entro certi limiti. Non dobbiamo infatti dimenticarci che le emozioni sono energia mentale, e che, reprimerle o eliminarle ci priva di vitalità.
In fondo l’energia delle emozioni è l’energia del nostro sé più profondo.
Dunque lo scopo non può essere quello di sterilizzare le emozioni e di ottenere uno stato di quiete privo di vitalità. Ma quello di ripulire l’energia dalle emozioni negative.
E questo di ottiene soprattutto diventando consapevoli di queste emozioni, fino ad acquietarle –ma lasciando intatta l’energia che veicolano .
Affrontarle, non fuggirle. Vederle chiaramente, non facendo finta di niente.

È in tal modo che potremo riconvertire l’energia agitata e passionale nell’energia chiara e brillante di ciò che chiamiamo, non a caso, “illuminazione”.

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