domenica 2 febbraio 2014

La vacuità

Vacuità significa che tutte le cose non hanno una natura indipendente, poiché dipendono le une dalle altre. Questo non significa che le cose non esistano. Esistono, ma non esistono di per sé. Sono come i nodi di un'unica rete. Il che mi sembra evidente.
Siccome dentro di noi conosciamo questa verità, la nostra più grande paura è di non essere... di non essere proprio nulla. E non abbiamo tutti i torti.
Ora, nulla non siamo. Qualcosa siamo. Siamo apparenze, immagini, fenomeni energetici, elettrici, magnetici... appariamo per un attimo e poi svaniamo. Non ci inganni l'apparente solidità della carne o della terra. Sappiamo che al fondo si tratta di particelle fatte di... cariche elettriche?
La rete che connette tutto è come un film dalle mille trame e dalle mille immagini; e noi siamo quelle trame e quelle immagini. Basta che manchi la luce e noi spariamo tutti.
L'idea della rete rende bene l'idea del vuoto che esiste tra una maglia e l'altra. Proprio come un film è fatto di luci e di ombre e come la musica è fatta di di suoni e di silenzi, noi siamo sostanziati di vuoto, noi abbiamo bisogno del vuoto per essere.
Al nostro fondo, c'è un immenso vuoto, una vacuità densa di tutte le possibilità.
Se vogliamo ritrovare il nostro essere più profondo, dobbiamo cercare di raggiungere questo vuoto. E, magari, ricostruire tutto da capo... possibilmente meglio.

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