domenica 26 gennaio 2014

L'antisemitismo

Nel clima d'ignoranza generale, molti credono che Hitler fosse un pazzo che un giorno si mise a perseguitare gli ebrei per pura malvagità. Ma che fastidio gli potevano dare gli ebrei? La verità è che i massacri nazisti furono solo le ultime manifestazioni di un antisemitismo europeo che anche nei secoli precedenti aveva tentato di sterminare questo popolo. Nei paesi cristiani, raramente la sua esistenza fu sicura. In ogni momento potevano scatenarsi dei pogrom contro le comunità ebraiche. E molti se ne scatenarono in tutta Europa. Perché mai?
Perché i popoli cristiani non potevano sopportare questo popolo che negava che il Messia fosse venuto e fecero continui tentativi o di convertirlo con la forza  o di sterminarlo. Una mappa dei peggiori pogrom va dalla Spagna (1492) al Portogallo (1497), dalla Francia (1242, 1348, 1306, 1394, 1395) alla Gran Bretagna (1190, 1194, 1290), dalla Germania (1096, 1348, 1350) alla Polonia, dalla Lituania (1495) alla Russia (1648). Il primo ghetto fu costituito a Venezia nel 1516.
L'antisemitismo ha dunque antiche radici storiche e religiose, e parte direttamente dai Vangeli, con le loro frasi in cui si attribuiva la colpa dell'uccisione di Gesù all'intero popolo giudaico. Come si vede, non tutte le radici del cristianesimo hanno dato buoni frutti e sono da conservare.
I grandi nemici degli ebrei furono e sono proprio i cristiani. Molto meno i musulmani, che non vedevano nel giudaismo una minaccia alla loro fede e che consideravano gli ebrei un popolo che un giorno si sarebbe convertito - ma non con la violenza. Oggi, l'odio dei musulmani è fomentato dal fatto che gli ebrei sono tornati in Palestina, strappando le terre ai legittimi proprietari.
In conclusione, finché esisterà il cristianesimo, esisterà l'antisemitismo. Come si vede ancora oggi in Francia.

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