mercoledì 29 gennaio 2014

La pratica della calma

Il modo migliore per raggiungere la calma è stare a lungo immobili in un posto sereno e tranquillo. Da un'ora in su. Stare seduti in un modo comodo e rilassato, senza cercare né volere nulla. Magari davanti a una finestra o in un ambiente naturale. Forse vi addormenterete. Va bene lo stesso. Dopo il sonno, tutto sarà più calmo, e vedrete più chiaro; quando ci si risveglia, il cervello è sempre più limpido e fresco.
La mente si acquieta solo se si rimane a lungo immobili e silenziosi. Serve a poco cercare di scacciare volontariamente i pensieri... se non c'è la calma, se non c'è un lungo periodo di immobilità, di riposo e di silenzio. La calma viene da sé - non può essere forzata.
Ovviamente, all'inizio, la calma ottenuta durerà poco. Ma, se si insiste nella pratica, durerà sempre di più. Soprattutto si avvertirà la necessità di questa pratica e dei suoi benefici.
Se non si è calmi, si è come sugheri sballottati dalle onde, su e giù, avanti e indietro, senza tregua, senza pace. E sono gli altri e gli avvenimenti sociali che ci trascinano.
Ottenendo un po' di calma, otterremo anche una visione chiara della nostra condizione - della confusione, del caos e del rumore in cui viviamo abitualmente. E penseremo: "Siamo pazzi!"
Proprio così: lo stato normale è una condizione di follia collettiva. Tutti si agitano e urlano, tutti si scontrano.
La calma è la condizione cui tutti aspirano, anche se non se ne rendono conto. Lottano accanitamente per accumulare qualcosa che dovrebbe renderli calmi. Ma quello che cercano ce l'avevano già in partenza.
Anche se non avete un centesimo, anche se siete soli, anche se nessuno vi aiuta, potrete con questo metodo ottenere la calma. E con la calma otterrete una visione chiara. E con una visione chiara, risolverete meglio i vostri problemi. Anzi, i vostri problemi si risolveranno.

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